
Talamone/Fonteblanda

Foto di Luciano Salvatore
Talamone (frazione del Comune di Orbetello dal quale dista circa ventiquattro chilometri), è un pittoresco borgo di pescatori arroccato su di un promontorio roccioso che domina la baia dell’omonimo golfo e dal quale si gode di un panorama mozzafiato sulla costa e sulle isole. Nei pressi di Talamone si trova l’entrata più meridionale del Parco Regionale della Maremma (itinerari T1/T2/T3).
COSA VEDERE
– Le Mura, costruite nel corso del XIII secolo dagli Aldobrandeschi, sono state sottoposte a svariate ristrutturazioni: la prima nel 1465, poi nel 1541 a causa dei notevoli danni subiti da un’incursione di pirati e ancora, tra il 1500 e il 1600 dagli spagnoli (che si occuparono anche del potenziamento). Gravi danneggiamenti furono causati successivamente dai bombardamenti del 1944, ai quali seguì una nuova ristrutturazione nel dopoguerra. L’ultimo restauro è stato effettuato nel 2012. Delle antiche porte di accesso al borgo oggi rimane solo Porta Garibaldi.

Rocca Aldobrandesca
– Rocca Aldobrandesca, fortificazione medievale sorta verso la metà del Duecento per volontà degli Aldobrandeschi, ricopriva funzioni di avvistamento e di difesa sul porto sottostante. In epoca moderna la rocca fu il punto di ritrovo per i volontari che si imbarcarono da Talamone per la Spedizione dei Mille a seguito del temporaneo sbarco di Giuseppe Garibaldi.
– Chiesa di Santa Maria Assunta, edificata nel 1374 su un edificio di culto del V secolo a.C. e notevolmente mutata nel corso del Seicento con l’aggiunta delle due navate laterali. All’interno troviamo due affreschi del XV secolo: uno ritrae la Madonna di Costantinopoli e l’altro, di scuola senese, la Madonna con il Bambino tra San Pietro e San Paolo.
– Acquario della Laguna, creato al fine di sensibilizzare i visitatori sull’importanza che ricopre la laguna di Orbetello: esempio unico di ecosistema dove convive fauna ittica marina e d’acqua dolce. Vi sono numerose specie di pesci della laguna orbetellana presenti all’interno delle vasche e pannelli che spiegano, in base alla profondità, alla salinità e alla temperatura delle acque, la flora e la fauna presenti in laguna. Nello stesso locale vi è uno spazio dedicato agli antichi mestieri della popolazione locale, dove vi sono esposte vecchie foto, pannelli ed attrezzi tradizionali legati ai vari tipi di pesca. È inoltre presente il Tartanet progetto Tartaruga Marina per la salvaguardia delle tartarughe Caretta Caretta che toccano le nostre sponde: è un centro attrezzato con una piccola sala operatoria e macchinari in grado di aiutare le specie ferite ad essere reinserite nel loro habitat naturale: il mare (temporaneamente chiuso).
– Chiesa della Madonna delle Grazie, ubicata poco fuori dal centro abitato, sorse nel corso del Seicento come cappella rurale per permettere la sosta di preghiera ai viaggiatori che raggiungevano Talamone.
– Torre di Talamonaccio, costruita in epoca medievale come torre di avvistamento lungo il tratto costiero a sud di Talamone, ai tempi in cui il territorio era ancora sotto il controllo degli Aldobrandeschi; nella seconda metà del Cinquecento passò alla Repubblica di Siena e poi agli spagnoli che, dopo aver effettuato lavori di ristrutturazione per ampliarla e fortificarla ulteriormente, la inglobarono nel sistema difensivo costiero dello Stato dei Presidi, per poter comunicare, attraverso segnali visivi, con la Rocca di Talamone e con il Forte delle Saline di Albinia. Nella prima metà dell’Ottocento la struttura fu lentamente dismessa a seguito dell’annessione dell’intero territorio al Granducato di Toscana, fino a che, nei decenni successivi, fu trasformata in abitazione privata.
– Mausoleo Vivarelli, costruzione funeraria ubicata nel cimitero di Talamone e voluta dal cavaliere Jader Vivarelli, noto personaggio di Talamone che si impegnò per le operazioni di bonifica. Il mausoleo fu progettato dall’architetto Lorenzo Porciatti insieme allo stesso committente e venne realizzato tra il 1905 ed il 1906 (Vivarelli morì inaspettatamente nel 1904 ma fece in tempo a concordarne la costruzione e l’arredo). L’edificio subì ingenti danni a causa di una deflagrazione di cariche esplosive accaduta nei dintorni.
– Torre di Capo d’Uomo, torre costiera edificata nella seconda metà del Cinquecento nel luogo in cui precedentemente sorgeva un’altra fortificazione. La torre compieva importanti funzioni di avvistamento lungo il tratto costiero più a nord dello Stato dei Presidi. Nel Settecento furono compiuti alcuni interventi di restauro che però non ne modificarono l’aspetto originario. Nella prima metà dell’Ottocento, a seguito dell’annessione dell’intera area al Granducato di Toscana, fu dismessa; il degrado che ne conseguì successivamente ebbe fine con i restauri degli ultimi decenni del secolo scorso che hanno riportato la torre agli antichi fasti.
– Torre delle Cannelle, costruita dai Medici nella seconda metà del Cinquecento ai confini meridionali del Granducato di Toscana. La torre adempiva alle funzioni di avvistamento e difesa attiva del tratto costiero, con possibilità di comunicare, in caso di pericolo incombente proveniente dal mare, con la non lontana Torre di Poggio Raso. Alla fine del Settecento furono effettuati lavori di restauro dell’intero complesso. Un altro periodo di degrado si ebbe dal 1861 in poi, anno in cui la torre fu dismessa delle sue originarie funzioni e venduta successivamente a privati. Attualmente la struttura è completamente restaurata e adibita a residence alberghiero.
– Da ricordare è anche il Colle di Talamonaccio, infatti fu proprio in questo luogo che vennero rinvenuti i resti di un antico tempio etrusco del IV secolo a.C., poi distrutto da un violento incendio di origine naturale; oggi dell’antico tempio non ne rimane praticamente alcuna traccia, però, ben ricostruito e conservato, è il suo grande rilievo frontonale: il “Frontone di Talamone”, risalente al 150 a.C., fatto completamente in terracotta e rappresentante la tragedia di Edipo e dei Sette contro Tebe. Il Frontone è stato conservato fino al 30 maggio del 2012 nel Museo Archeologico di Orbetello ed attualmente si trova in restauro.
Fonteblanda è una frazione del Comune di Orbetello che dista circa venti chilometri da Orbetello centro.

Foto di Alberto Franceschini
COSA VEDERE
– Chiesa di Santa Maria Goretti, dedicata alla Santa canonizzata nel 1950. Nello stesso anno iniziò la costruzione di questo edificio religioso che venne consacrato ben trent’anni dopo. Sul lato destro si eleva il campanile e accanto si trova la canonica e gli ampi locali parrocchiali. La chiesa è situata presso la piazza del paese.
– Chiesa di Santa Maria dell’Osa, situata all’interno dell’hotel Corte dei Butteri (nei pressi del fiume Osa), è stata realizzata nel 1963 dall’architetto Ico Parisi e poi rinnovata nel 1991.
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