
Spiagge e calette del Monte Argentario
L’Argentario è un grosso panettone di pietra che “precipita” in mare con scogliere altissime. Calette rocciose che custodiscono spiaggette nascoste, facilmente accessibili via mare ma, con un po’ di buona volontà e buone gambe, si possono raggiungere anche dalla terraferma. Dalla Giannella a Porto Santo Stefano ci sono spiagge alla portata di tutti, bambini compresi. Poi gli accessi diventano più impegnativi. Portatevi lo stretto necessario, magari in uno zainetto e non dimenticate l’occorrente per fare snorkeling.
Mappa: tratta da https://www.invacanzaallargentario.it/spiagge-calette-monte-argentario/
Giannella (1) e Feniglia (20) non fanno parte del Monte Argentario vero e proprio ma sono i due tomboli che lo uniscono alla terraferma.
1 – GIANNELLA

Foto di Alessandro Amadio
Il tombolo della Giannella si trova fra il mare e la Laguna di Ponente. La spiaggia è separata dalla strada asfaltata da una fitta macchia mediterranea. Insieme a quella della Feniglia è una delle spiagge più facilmente accessibili. Praticamente arriverete con l’auto a 50 m dal mare. Numerosi passaggi attraverso la macchia mediterranea vi condurranno in spiaggia. Ce n’è per tutti i gusti: residence, campeggi, stabilimenti balneari ma anche tanta spiaggia libera. I posteggi sono tutti a pagamento. È l’ideale per le famiglie con bambini piccoli e per chi non sa nuotare. Sabbia chiara e fine, acqua bassa e limpida.
Riparata dai venti che soffiano da sud (praticamente il contrario della Feniglia). Per gli amanti delle camminate sul bagnasciuga ci sono 8 Km ininterrotti, dalla foce del fiume Albegna all’Argentario da cui è unita col ponte sul canale di Santa Liberata. I più romantici non potranno perdersi i tramonti che da questa spiaggia, data la sua posizione, sono indimenticabili. Dal lato laguna si trova il Casale Spagnolo, centro di educazione ambientale del WWF. Merita una visita. Al suo interno si tengono campi scuola, convegni e corsi. Ci sono capanni per l’osservazione degli uccelli che popolano la laguna e un “giardino delle farfalle”. La spiaggia della Giannella d’estate si fa teatro di sport acquatici di qualità, per tutta la famiglia. Subito dopo l’Argentario Village si trova una scuola di vela, windsurf e catamarano, datata 1980. Altra storica realtà sportiva, fiore all’occhiello della zona, è il Gao Brinella che troverete subito dopo “La Goletta” nel tratto di spiaggia di fronte agli scogli frangiflutti. I corsi di acquaticità e avviamento al nuoto pinnato sono il loro pane quotidiano che prosegue d’inverno nella piscina di Porto S. Stefano. Ma non solo nuoto: ginnastica e giochi sulla sabbia. E alla fine del corso la “gara” dei piccoli partecipanti con tanto di cena e consegna dei premi a tutti. Da anni sfornano campioni nazionali ed internazionali di nuoto pinnato. Se non avete mai visto nuotare con la monopinna non perdetevi questa occasione spettacolare.
COME ARRIVARE
Dalla S.S. Aurelia, all’uscita Albinia, seguite l’indicazione per Porto Santo Stefano. Praticamente ci siete sopra.
2 – I bagni di Domiziano
I Bagni di Domiziano sono la prima spiaggia che incontrerete lasciando la Giannella. Così chiamata per la vicinanza di Villa Domizia, antica villa di epoca romana di cui restano visibili le rovine subito dietro la punta sulla sinistra. Per quelli del luogo è la spiaggia Gerini (per via dei marchesi Gerini ex proprietari della casa che sorge nei pressi). Anche se dalla strada non è visibile, ci si accede facilmente percorrendo a piedi un breve viottolo. Piccola spiaggia libera sabbiosa e con acqua bassa. Unico punto dolente il parcheggio, piccolissimo a bordo strada. È una spiaggia da “mattino presto”.
3 – La Soda
Alla spiaggia la Soda si accede direttamente dalla provinciale. Ha un piccolo molo di attracco, un tratto di spiaggia libera ed uno stabilimento balneare con annesso un ristorante. Piccoli ciottoli ed acqua cristallina. Buona base per i sub alle prime armi.
4 – Pozzarello
La spiaggia di Pozzarello ha l’accesso direttamente dalla provinciale, un molo d’attracco ed uno stabilimento balneare con annesso il ristorante. Ciottoli e sabbia. Luogo molto riparato dai venti e mare quasi sempre calmo e limpido.
5 – La Bionda

Foto tratta dal sito internet “In vacanza all’Argentario”
In fondo al Pozzarello inizia la galleria dell’ex ferrovia dell’Argentario. Percorsi 200 metri, alla fine dei tre tunnel, troverete questa graziosa spiaggetta La Bionda di ciottoli e sabbia. La barriera di scogli fa sì che qui il mare sia sempre calmo. L’accesso alla galleria, che sbuca al porto di Porto Santo Stefano, è consentito alle auto solo d’inverno. Potrete parcheggiare al Pozzarello o a Porto Santo Stefano facendovi una bella passeggiata a piedi.
6 – La Cantoniera
Alla spiaggia la Cantoniera ci arriverete proseguendo per il tracciato della ex ferrovia. Sabbia e piccoli ciottoli. C’è un noleggio di lettini ed ombrelloni. È facilmente raggiungibile a piedi da Porto Santo Stefano e quindi molto frequentata.
7 – Il Moletto

Foto tratta dal sito internet “In vacanza all’Argentario”
Il Moletto si trova alla fine della Via del Molo di Porto Santo Stefano. La spiaggia è molto piccola ed occupata per metà da uno stabilimento balneare. Sabbia, scogli e per gli sportivi un “campo” di pallanuoto.
8 – La Caletta
La Caletta prende il nome dall’hotel alle sue spalle. Come “Il Moletto” ha l’accesso dal paese. Qui troverete uno stabilimento balneare, il ristorante con terrazza sul mare ed un diving center con guide per l’osservazione dei cavallucci marini.
9 – La Cacciarella

Foto tratta dal sito internet “In vacanza all’Argentario”
Uscite da Porto Santo Stefano ed imboccate la strada panoramica. Superata la Torre di Lividonia si arriva alla spiaggia La Caciarella: piccolissima, formata da sabbia e posizionata tra due scogliere. Non ci sono stabilimenti balneari. Non è per chi ha bambini piccoli. Ottima base per lo snorkeling, qui i fondali sono bellissimi. Si può raggiungere da due accessi, uno più facile, dopo villa Miragiglio, che porta al mare in 20 minuti percorrendo un sentiero che costeggia la bassa macchia mediterranea, l’altro, dopo circa 500 metri, più breve ma molto più ripido e impegnativo. Sulla scogliera ad est si trova la Grotta del Turco, l’ingresso è un po’ nascosto, ma l’interno della grotta è molto ampio. Una leggenda locale racconta che qui riuscirono a nascondersi dei pescatori santostefanesi con tutta la barca, scampando così alla cattura dei pirati saraceni che dopo un lungo inseguimento videro sparire i pescatori tra gli scogli e non riuscirono ad individuare l’accesso della grotta. Qui, su un fondale di 15 metri, è stata posta la statua del Cristo Redentore, segnalata da una targa affissa sugli scogli in superficie.
10 – Cala Grande

Foto tratta dal sito internet “In vacanza all’Argentario”
Proseguite per la panoramica, dopo curva Buozzi la potrete ammirare dall’alto. È la cala più frequentata dalle imbarcazioni perché molto riparata. L’accesso lo troverete a metà del rettilineo successivo, dove un sentiero scende in modo abbastanza ripido. È lungo circa 500 metri e dopo i primi 100 metri si passa su quello che era un antico fosso detto del Cauto. Dopo aver attraversato la macchia composta di lecci ad alto fusto comincerete a scorgere le limpide acque di questa cala. Il percorso non è molto impegnativo, ma non adatto a chi ha bambini piccoli. Sono tre le spiagge di questa cala e sono composte da ciottoli. Il fondale è ottimo per fare snorkeling. Non ci sono stabilimenti balneari.
11 – Cala del Gesso

Foto tratta dal sito internet “In vacanza all’Argentario”
Per raggiunger Cala del Gesso riprendete la strada panoramica fino ad arrivare al km 5.9, subito dopo Cala Moresca (che non abbiamo menzionato perché ha l’accesso privato o raggiungibile via mare). Sulla destra imboccate la Via dei Pionieri. Al termine della discesa troverete un cancello con passaggio pedonale, scendete sul sentiero asfaltato che termina con una breve ma ripida scalinata. Scarpe comode! Il percorso è faticoso, ma Cala del Gesso è una delle cale più belle dell’Argentario. La spiaggia è formata da ciottoli molto piccoli e levigati. Di fronte c’è l’isolotto dell’Argentarola, una delle mete preferite dai sub grazie alla presenza di una grotta sommersa ricca di stalattiti e stalagmiti.
12 – Cala del Bove
Cala del Bove si trova circa un chilometro più avanti di Cala del Gesso. Il sentiero che porta al mare è lungo circa 700 metri e poco agibile. La cala non ha spiaggia ma solo scogli anche se molto levigati. Sconsigliata a chi ha bambini. Perfetta per fare snorkeling e per chi vuole godersi il mare cristallino in pace: poco frequentata rispetto alle altre cale.
13 – Cala Piccola
Per raggiungere Cala Piccola seguite le indicazioni per l’Hotel “Torre di Cala Piccola”. È una piccola spiaggia di ciottoli. L’accesso allo stabilimento balneare è riservato ai clienti dell’hotel ed ai soci del Consorzio di Cala Piccola. Qualche centinaio di metri al largo, di fronte alla spiaggia, c’è lo “scoglio del corallo”, una secca che da un fondale di circa 45 metri risale fin quasi in superficie. È uno dei punti di immersione tra i più belli dell’Argentario. Dopo Cala Piccola si trovano altre spiaggette bellissime ma raggiungibili solo via mare: Capo d’Uomo, l’Acqua Appesa, Cala dell’Olio e i Sassi Verdi.
14 – Mar Morto
Arrivati alla “Maddalena” imboccate la strada a sinistra. Il tratto in discesa che conduce qui è veramente fantastico, un panorama mozzafiato. Continuate per altri 4 chilometri circa. Sulla destra troverete un sentiero pedonale che conduce agevolmente al mare attraverso la macchia bassa. Il nome Mar Morto deriva dalla piscina naturale creata dalla barriera naturale degli scogli dove il mare è sempre calmo. Da questa parte della costa il sole picchia ancora più forte. Attrezzatevi, soprattutto se avete bambini. Non ci sono stabilimenti, solo da poco tempo c’è un noleggio di ombrelloni. Sulla destra si trova l’Isola Rossa che la ripara dai venti. A metà della baia, sul costone di roccia, sgorga una sorgente d’acqua dolce ricca di ferro e minerali.
15 – Le Cannelle

Foto di Alessandro Amadio
Proseguite per un altro chilometro circa, arriverete ad un cancello automatico al lato del quale c’è il passaggio pedonale, dopo 150 metri di comoda camminata arriverete alla spiaggia di ciottoli. Sul lato sinistro della baia c’è la torre spagnola delle Cannelle, oggi completamente restaurata ma non visitabile poiché residenza privata. C’è uno stabilimento balneare ma accessibile ai soli soci del residence. Camminando sugli scogli, sulla destra, arriverete ad un tratto di mare incontaminato habitat di molte creature marine. Proseguendo sugli scogli ritornerete al Mar Morto, non se avete bambini piccoli. Anche in questo tratto di litorale ci sono spiagge raggiungibili solo via mare: La Ciana, Cala Piazzoni e Le Filicaie.
Fino a qualche anno fa la strada panoramica, pur diventando sterrata, continuava, permettendo il periplo dell’Argentario. Ora, subito dopo le Cannelle, una frana ne impedisce il passaggio. Le prossime spiagge descritte sono raggiungibili da Porto Ercole e quindi ve le raccontiamo al contrario.
19 – Le Viste (da poco Riva del Marchese)
Lasciate l’abitato di Porto Ercole, dopo la curva a gomito, in cima alla salita sulla sinistra troverete un piccolo bar ristoro. Lasciate qui l’auto e incamminatevi per il sentiero che scende per 200 metri. La spiaggia Riva del marchese è di sabbia e scogli. Una parte è libera ed una attrezzata con lettini ed ombrelloni sul prato (Riva del Marchese). Proprio di fronte a voi l’Isolotto a forma di tartaruga, facilmente raggiungibile dai bravi nuotatori. Sovrasta la spiaggia la poderosa Rocca Spagnola.
18 – La spiaggia lunga
Proseguite sulla panoramica, in 10 minuti arriverete al bivio per Forte Stella. Proprio di fronte troverete l’imbocco del sentiero molto ripido che conduce alla spiaggia. A metà percorso non potrete fare a meno di fermarvi per ammirare il paesaggio sottostante, oltre che per riprendere fiato. Spiaggia di ciottoli e ben riparata dalle brezze estive. Per chi non vuole affrontare la discesa c’è un servizio barca da Porto Ercole a qui. Ma a piedi è tutta un’altra cosa. Sovrasta la spiaggia il magico Forte Stella.
17 – Lo Sbarcatello
A soli 50 metri dal sentiero per la spiaggia lunga c’è l’ingresso al comprensorio dello Sbarcatello. Lasciate l’auto e proseguite a piedi dal passaggio pedonale. Acqua limpida e fondo sassoso.
16 – L’acqua dolce
L’ultimo tratto della panoramica scende in picchiata: a destra l’ingresso dell’Hotel “Il Pellicano”, a sinistra il sentiero che porta all’acqua dolce. Lasciate l’auto nel parcheggio e dopo 200 metri troverete la spiaggia di sabbia e ciottoli. Tenete presente che da questa parte dell’Argentario il sole d’estate cala dietro il monte prima che altrove. Alle 18 già non arriva più.
20 – FENIGLIA
La spiaggia della Feniglia si trova proprio a ridosso della Riserva di Protezione della Duna. È il paradiso degli amanti del trekking sul bagnasciuga: 6 chilometri di sabbia fine, la maggior parte dei quali lontani da stabilimenti balneari che, per altro, occupano solo una piccola porzione nelle due estremità: Ansedonia da una parte e Porto Ercole dall’altra. L’acqua limpida e bassa ne fa la spiaggia ideale per chi ha bambini piccoli e per chi non sa nuotare. Se sarete disposti a camminare per 3 o 4 chilometri arriverete nella parte meno frequentata. Ne vale davvero la pena. I grossi tronchi portati dalle mareggiate sembrano disposti ad arte rendendola ancora più “selvaggia”. Esposta completamente a sud è riparata dai venti di tramontana e maestrale. Esattamente il contrario della spiaggia della Giannella. Alle sue spalle, la pineta della Riserva, vi permetterà un po’ di refrigerio nelle giornate più calde… e non solo. Può infatti succedere che dalla macchia si avventurino in spiaggia improbabili visitatori.
CURIOSITÀ DELLA SPIAGGIA DELLA FENIGLIA
La morte di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio viene definita uno dei grandi gialli della storia dell’arte. Fino a pochi anni fa c’era la convinzione che fosse morto sulla Spiaggia della Feniglia (dove una stele ricorda l’evento). Secondo la tradizione, Caravaggio, colpito da una febbre altissima cadde sulla sabbia e fu poi recuperato da alcuni abitanti del luogo. Invece nel 2001 nei registri della parrocchia di Sant’Erasmo a Porto Ercole, in un libro dei conti del 1656 viene rinvenuto l’atto di morte del Caravaggio che cita testualmente “A dì. 18 luglio 1609 nel ospitale di S. Maria Ausiliatrice morse Michel Angelo Merisi da Caravaggio dipintore per malattia”.
COME ARRIVARE
Gli ingressi alla spiaggia della Feniglia sono due:
- Il primo lo trovate sulla Statale Aurelia: alla prima uscita di Ansedonia se provenite da Orbetello o alla seconda se invece arrivate da Capalbio;
- L’altro ingresso è accessibile dall’Argentario. Lasciata la Diga di Orbetello imboccate la strada per Porto Ercole e girate alla prima a sinistra. L’ingresso è ben segnalato.
L’ingresso alla Spiaggia della Feniglia è raggiungibile anche dalla ciclabile che parte dalla stazione di Orbetello Scalo e prosegue fino alla Feniglia, costeggiando tutta la Laguna di Ponente: un percorso a stretto contatto con gli uccelli acquatici che qui vivono indisturbati tutto l’anno.
CONSIGLIO
Una cosa da fare in Maremma nelle giornate ventose, prima di decidere su quale spiaggia trascorrere la giornata, è controllare da dove spira il vento. Poter scegliere … è il privilegio di chi viene in vacanza qui.
Fonte: https://www.invacanzaallargentario.it/spiagge-calette-monte-argentario/
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