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Orbetello

POSIZIONE GEOGRAFICA DI ORBETELLO

Orbetello è un comune italiano della Provincia di Grosseto, in Toscana.

È situato nel mezzo dell’omonima laguna ed è unito al Monte Argentario da una diga artificiale (fatta costruire nel 1841 da Leopoldo II di Lorena) che ha diviso la laguna in due specchi d’acqua: Laguna di Levante e Laguna di Ponente. Orbetello comprende tre quartieri: Orbetello Centro costituisce la parte storica; Neghelli è il quartiere moderno ed Orbetello Scalo è il quartiere più recente e decentrato, situato nei pressi della Stazione Ferroviaria, dalla quale è possibile raggiungere direttamente il centro storico percorrendo la strada pedonale e ciclabile (circa 2,5 km) o per i più pigri, comodamente in autobus.

 

CENNI STORICI

Orbetello costituiva un abitato etrusco fin dal VII secolo a.C., intorno ad esso vennero erette imponenti mura poligonali (V secolo a.C.), tuttora visibili. Nel III secolo a.C., con la romanizzazione dell’Etruria, l’evento di maggior rilievo fu la costruzione, nel 273 a.C., della colonia di Cosa (ad Ansedonia). Nell’805 il territorio orbetellano venne donato da Carlo Magno ai monaci dell’Abbazia delle Tre Fontane, i quali, nel 1269, cedettero alle insistenze degli Aldobrandeschi e firmarono un accordo con i conti, fu così che ad Orbetello arrivarono i nuovi padroni. Gli Aldobrandeschi ne detennero il possesso fino al 1303, anno in cui Orbetello passò sotto il controllo di Orvieto. Nel 1358 la cittadina passò ai conti Orsini. Altro episodio da annoverare è il famoso “naufragio” di Papa Gregorio XI, il quale, di ritorno da Avignone (1376), venne sorpreso da una tempesta al largo della Giannella e per scampare alla furia di essa approdò in una baia, subito dopo ribattezzata Santa Reparata (oggi Santa Liberata), dove venne accolto trionfalmente dai pescatori della laguna e dove resterà per qualche settimana. Nel 1414 la cittadina lagunare venne conquistata dai senesi che ne detennero il controllo sino alla fine della loro Repubblica e, nel 1557, Orbetello fu proclamata capitale dello Stato dei Presidi, passando così nella sfera di influenza spagnola. Nel 1646 Orbetello subì un tremendo assedio: per più di due mesi i francesi tennero sotto scacco la città che però resistette eroicamente. Nel 1707 agli spagnoli subentrarono gli austriaci, poi, nel 1737, i Borboni di Napoli. Nel 1801 Napoleone la riunì al Regno di Etruria, soppresso nel 1807, anno in cui fu restaurato il Granducato di Toscana ed Orbetello ne entrò a far parte. Nel 1860 Giuseppe Garibaldi raggiunse Orbetello (dopo essere sbarcato a Talamone) e si rifornì di munizioni per la Spedizione dei Mille presso l’allora Polveriera Guzman, oggi sede del Museo Archeologico. Nel 1861 Orbetello fu annessa, come del resto tutta la Toscana, al Regno d’Italia. Nel 1913 venne inaugurata la ferrovia Orbetello – Porto Santo Stefano.  Tra il 1928 ed il 1933 Orbetello trascorse uno dei suoi periodi di massimo splendore estendendo la sua fama oltreoceano in virtù delle quattro Trasvolate Atlantiche condotte dal Generale Italo Balbo: 1928 – Crociera del Mediterraneo Occidentale (Orbetello – Los Alcazares); 1929 – Crociera del Mediterraneo Orientale (Taranto – Odessa – Orbetello); 1930 – Prima Crociera Atlantica (Orbetello – Rio De Janeiro); 1933 – Seconda Crociera Atlantica (Orbetello – Chicago – New York – Roma).

 

COSA VEDERE AD ORBETELLO

– Diga: fatta costruire nel 1841 da Leopoldo II di Lorena, unisce Orbetello al Monte Argentario e divide la laguna di Orbetello in due specchi d’acqua: Laguna di Levante e Laguna di Ponente. Sino al 1944 vi passava anche la ferrovia che collegava Orbetello a Porto Santo Stefano.

Il Mulino

– Mulino: unico mulino a vento rimasto della serie dei nove costruiti dai senesi e successivamente restaurati dagli spagnoli. Il mulino emerge suggestivamente dalle acque della laguna e rappresenta uno dei simboli di Orbetello; è di forma circolare con copertura conica ed elica a vento posteriore e, insieme agli altri, era utilizzato per macinare il grano che veniva portato con i barchini (tipiche imbarcazioni orbetellane) agli abitanti della città.

– Chiesa di San Francesco da Paola: di epoca spagnola, si contraddistingue per la singolare facciata Cinquecentesca che rievoca molto gli elementi stilistici spagnoli.

– Palazzo del Municipio: situato in Piazza del Plebiscito, dove centralmente si leva il Monumento ai Caduti orbetellani della grande Guerra (1915 – 1918). Sulla facciata del Municipio, oltre vari stemmi antichi, si trova all’interno di una nicchia il busto di Vittorio Emanuele II, opera dello scultore fiorentino Fantacchiotti.

Palazzo del Governatore

– Palazzo del Governatore: situato nella centralissima Piazza Eroe dei Due Mondi e risalente al periodo spagnolo, è preceduto da un loggiato-porticato che un tempo mostrava la potenza dello Stato dei Presidi; dal Palazzo si erge la Torre dell’Orologio e al centro del portico è posto il busto di Garibaldi realizzato dallo scultore Ettore Ferrari.

– Cattedrale di Santa Maria Assunta (o Duomo): edificata sui resti di un antico tempio etrusco-romano riconsacrato alla cristianità al tempo di Onorio, venne restaurata dagli Orsini nel 1375 con una facciata in stile neo gotico.

Il Duomo

– Ex Caserma Umberto I: l’edificio, di origine ottocentesca, fu adibito a caserma dopo la soppressione dell’antico Convento delle Clarisse (risalente al 1651) nel 1808. Attualmente l’edificio ospita varie abitazioni ed uffici, ed è sede del nostro Ufficio Turistico.

– Chiesa di San Giuseppe: costruita nel corso del XVIII secolo, venne più volte restaurata nel corso dei secoli (l’ultima ristrutturazione è stata ultimata nel 2013). Al suo interno possiamo ammirare il settecentesco altare maggiore recante un dipinto intitolato “Angeli in adorazione dell’ostensorio” e nella parte centrale, un mosaico con la “Morte di San Giuseppe”. Importante è anche la statua settecentesca in legno dell’”Immacolata Concezione”.

– Mura: di origini etrusche, molto probabilmente risalenti al V secolo a.C., furono ampliate e restaurate prima in epoca medievale e poi nel tardo Cinquecento. Le mura ciclopiche si trovano ancora in buono stato di conservazione lungo Via Mura di Levante.

Ex Polveriera Guzman

– Ex Polveriera Guzman: costruita dagli spagnoli nel 1692 ed utilizzata appunto come polveriera contenente tonnellate di esplosivo; nel 1860 Giuseppe Garibaldi, che raggiunse Orbetello dopo essere sbarcato a Talamone, vi si rifornì di munizioni per la Spedizione dei Mille (undici orbetellani si offrirono di seguirlo nell’impresa). Oggi è sede del Museo Archeologico.

– Ex Aeroporto “A. Brunetta” (ex Idroscalo di Orbetello): ha rivestito un ruolo di importanza internazionale al tempo delle Trasvolate Atlantiche di Italo Balbo. Costruito agli inizi del Novecento e distrutto nel 1944 dalle forze di occupazione tedesche.

Porta Medina Coeli

– Porta Medina Coeli (o Porta Nuova): il suo nome trae origine dal Viceré Don Aloisio de la Cerda Duca di Medinacoeli che ne volle la ristrutturazione (ultimata sotto il regno del Re di Spagna Carlo II nel 1697). È la porta più recente e più imponente di Orbetello. Collocata sopra il tetto della porta troviamo la Statua di San Biagio (Patrono di Orbetello), il Santo è rivolto verso la città con un braccio alzato benedicente e con un pastorale nell’altro.

– Porta Senese: è la porta più antica, attualmente murata ma comunque perfettamente visibile.

– Porta del Soccorso: il suo appellativo risale ad un episodio d’armi verificatosi nell’assedio Franco-Piemontese di Orbetello (1646). Costruita nel 1620 sotto il regno del Re di Spagna Filippo III ed il Vicereame del Duca di Ossuna; sulla sua sinistra è ancora visibile il Bastione Burgos.

– Porta Esterna di Terra (ultimata nel 1692): di stile barocco, è ricoperta di granito e travertino. Molto evidenti sono i segni di un ponte levatoio ormai scomparso.

– Mausoleo dei Trasvolatori Atlantici: in ricordo dei valorosi partecipanti all’impresa del 1933 guidati da Italo Balbo.

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